Dott. Giacomini: “La sanità rischia il crollo. A Ottobre pericolo incendio”
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“Ho dei dati su Verona che dicono che nell’ultimo anno si sono dimessi 113 medici. E non erano contrari all’obbligo vaccinale, probabilmente l’ambiente lavorativo e tutto quello che c’è in questo momento nella sanità li ha fatti desistere dal rimanere. I nodi stanno arrivando al pettine e il rischio del crollo della sanità c’è. A quel punto, una carenza di assistenza al cittadino potrebbe essere una delle tante molle (oltre a quella economica) suscettibili di innescare la miccia che a ottobre (o comunque nel periodo autunnale) potrebbe divampare in un incendio”.

Non è certo ottimista il Dottor Dario Giacomini, Medico e Presidente dell’Associazione ContiamoCil, rispetto alla situazione in cui si trova l’Italia. Sembra quasi che ci troviamo sull’orlo di un cambiamento epocale, come se dopo tanto sopportare e patire ci potesse essere un risveglio delle coscienze. D’altronde, si sa, ogni grande svolta nel corso della Storia è stata il prodotto di un moto di ribellione (più o meno) spontaneo.

E il Professor Mariano Bizzarri, Professore di Patologia Clinica presso il Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Università Sapienza di Roma, reduce dall’obbligo vaccinale e da varie radiazioni di medici, lo sa bene: “La Rivoluzione francese, la Rivoluzione russa, i Vespri siciliani: nei sistemi complessi arriva un momento di rottura. Il casus belli può essere qualunque sciocchezza. Nel caso della Rivoluzione francese, pensiamo a quando al popolo i regnanti hanno detto di mangiarsi le brioche: erano secoli che quelle persone vivevano in condizioni disastrate. Finché il popolo italiano non si troverà di fronte a una drammatica alternativa, non aprirà gli occhi e non assumerà le decisioni necessarie. Ma è ovvio che stiamo pericolosamente andando fuori da qualunque contesto democratico”.

La gente, dunque, deve capire cosa sta succedendo e muoversi di conseguenza. Con attenzione, però: “Siccome chi organizza le cose è tutto fuorché stupido, probabilmente con l’intelligenza artificiale proverà a sostituire tante cose che oggi vengono fatte dalle persone con qualcosa di diverso”, mette in guardia Giovanni Frajese, endocrinologo e docente presso presso l’Università degli Studi del Foro Italico di Roma. “Ho sentito – prosegue – dire da Elon Musk e da tanti altri personaggi che siamo arrivati a un punto in cui l’economia non ha più bisogno di esseri umani per funzionare. Ovviamente questa gente parla di economia perché non può dirci che siamo noi a non servire più. Ma il punto che la gente dovrebbe capire è esattamente questo: l’economia è nata per soddisfare le esigenze dell’uomo, per fare in modo che il mondo possa funzionare, non sta davanti all’essere umano per trainarlo dove vuole lei. La tecnologia, allo stesso modo, nasce per servire l’uomo, non il contrario come invece sta accadendo. Se la gente non inizia a prendere coscienza di questo, dove volete che finiamo?”

Fonte: RADIO RADIO TV

Dott. Giacomini: “La sanità rischia il crollo. A Ottobre pericolo incendio”