COP29 a Baku
Alla conferenza sul clima tanti i leader assenti
La 29esima conferenza delle Nazioni Unite sul clima si è aperta a Baku, in Azerbaigian.
L’evento COP29 si tiene in un contesto di assenze importanti, come quelle di Biden e Macron, e sotto l’ombra dell’incerta posizione futura degli Stati Uniti sugli accordi climatici.
La sfida principale è quella di trovare un compromesso sugli importi degli aiuti finanziari per i paesi più poveri e vulnerabili ai cambiamenti climatici.
COP29
L’ombra della rielezione di Trump
I colloqui sul clima si sono aperti sotto la lunga ombra proiettata dalla rielezione di Donald Trump, che ha promesso di tornare sui propri passi per quanto riguarda gli impegni a ridurre le emissioni di carbonio degli Stati Uniti, prima potenza mondiale e secondo più grande produttore di gas serra, che potrebbe presto abbandonare l’accordo di Parigi sul clima del 2015.
I diplomatici hanno insistito sul fatto che le assenze e la vittoria di Trump non intaccheranno il lavoro da compiere, in particolare per definire una nuova cifra di finanziamento climatico per i Paesi in via di sviluppo. I negoziatori dovranno incrementare l’obiettivo attuale di 100 miliardi di dollari l’anno, destinato a supportare questi Paesi. Tra i principali punti di contesa, l’ammontare dei fondi, chi contribuirà e chi potrà accedervi
COP29
Tanti gli assenti
Tanti gli assenti, a partire dal presidente Usa Joe Biden e dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Così come molti leader che tradizionalmente si sono presentati all’inizio dei colloqui della Cop per dare peso ai lavori.
Anche il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz non parteciperanno al vertice sul clima.
Assente anche il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, oltre a Re Carlo e al presidente russo Vladimir Putin. Inoltre, sono in forse le presenze del primo ministro canadese Justin Trudeau, del primo ministro indiano Narendra Modi, del presidente cinese Xi Jinping, del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa e del primo ministro australiano Anthony Albanese.
COP29
I presenti
L’Ue sarà rappresentata dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel, dal responsabile della politica climatica Wopke Hoekstra e dal commissario per l’energia Kadri Simson.
Sarà presente anche la delegazione del Comitato europeo delle regioni guidata dal presidente Vasco Alves Cordeiro
La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha confermato la sua partecipazione alla Cop29 di Baku, guidando la delegazione italiana insieme al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.
Tra i leader europei saranno presenti anche il britannico Keir Starmer e il premier spagnolo Pedro Sánchez.
Oltre ai rappresentanti governativi, la Cop29 vedrà la partecipazione di numerose organizzazioni internazionali, Ong, rappresentanti della società civile e del settore privato.
Questi attori svolgeranno un ruolo cruciale nel fornire prospettive diverse e nel promuovere soluzioni innovative per affrontare le sfide climatiche globali.
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L’apertura
La conferenza è stata aperta dal sultano Al Jaber, presidente della precedente Cop, che ha passato ufficialmente il testimone all’Azerbaigian.
La Cop29 è un “momento di verità per l’Accordo di Parigi del 2015”, ha dichiarato il presidente azero della 29 Conferenza Onu sul clima, Mukhtar Babayev, nel suo discorso di apertura.
“Siamo sulla strada della rovina.
E questi non sono problemi futuri.
Il cambiamento climatico è già qui”
Fonte: SkyTG24
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