Macron - Netanyahu
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Tutto nasce da una dichiarazione di Macron, dove aveva proposto uno stop alle armi a Israele per colpire la Striscia di Gaza.
Da qui, una dura risposta da parte di Netanyahu e successivamente una rivisitazione della posizione presa, da parte di Macron

Macron: “88 Paesi francofoni chiedono un cessate il fuoco immediato”
Furia di Netanyahu

Il presidente francese si fa portavoce di un appello di 88 Paesi francofoni che chiedono un cessate il fuoco immediato in Medio Oriente.
Duro il commento del premier israeliano Netanyahu.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che 88 Paesi prevalentemente francofoni hanno chiesto collettivamente un cessate il fuoco “immediato” in Libano.

Macron – Netanyahu
La proposta di uno stop di fornitura di armi a Israele

In una dichiarazione precedente, il capo dell’Eliseo aveva proposto uno stop alle armi a Israele per colpire la Striscia di Gaza.

“Credo che oggi la priorità sia tornare a una soluzione politica, smettere di consegnare le armi per condurre i combattimenti a Gaza”
“la Francia non ne fornisce”.
Fonte

Macron: sostegno al Libano

Parlando al 19° vertice della Francofonia a Parigi, Macron ha anche detto che il gruppo ha approvato una conferenza internazionale a sostegno del Libano, che si terrà alla fine del mese.

“Abbiamo espresso la nostra solidarietà al Libano. Abbiamo chiesto all’unanimità un cessate il fuoco immediato e duraturo e abbiamo riaffermato il nostro impegno a smorzare le tensioni nella regione.
Vogliamo pace e sicurezza per tutti”

Macron – Netanyahu
La risposta di Netanyahu: “Israele si difende su 7 fronti”

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha criticato i commenti di Macron, in particolare il suo suggerimento che la Francia potrebbe sospendere le vendite di armi a Israele per evitare che le armi vengano utilizzate a Gaza, affermando che Israele si sta difendendo su sette fronti.

“Mentre Israele combatte le forze della barbarie guidate dall’Iran, tutti i Paesi civilizzati dovrebbero essere fermamente al fianco di Israele.
Eppure il presidente Macron e altri leader occidentali chiedono ora l’embargo sulle armi contro Israele.
Si vergognino.
L’Iran sta imponendo un embargo sulle armi a Hezbollah, agli Houthi, ad Hamas e agli altri suoi proxy?
Certo che no.
Questo asse del terrore è unito”

“Siate certi che Israele combatterà finché la battaglia non sarà vinta, per il nostro bene e per il bene della pace e della sicurezza nel mondo”

La Francia è stata un sostenitore chiave di Israele, difendendo per anni il suo diritto all’autodifesa

Un rapporto sulle esportazioni di armi presentato al parlamento dal ministero della Difesa nel luglio 2023 ha mostrato che la Francia ha rilasciato 767 licenze di esportazione a Israele dal 2015.
Ogni anno la Francia vende a Israele attrezzature militari per difesa del Paese per un valore medio di 20 milioni di euro. 
Ad aprile, 11 Ong di Parigi, tra cui Amnesty International, hanno presentato una causa in tribunale per fermare le vendite di armi della Francia a Israele, sostenendo che i civili di Gaza sono stati presi di mira.
Il tribunale ha respinto la richiesta a maggio.

FONTE: EuroNews

Macron – Netanyahu
Dopo l’affondo, Macron più conciliante verso Nentanyahu

La Francia ribadisce il suo sostegno “incrollabile” a Israele, Paese che “ha tutto il diritto di difendersi” anche se ora “è tempo di un cessate il fuoco”.
Il Capo dell’Eliseo, nel primo anniversario dell’efferato attacco di Hamas contro i civili israeliani, cerca di gettare acqua sul fuoco e chiudere ‘bene’ con il Premier israeliano Benjamin Netanyahu la polemica innescata dalle dichiarazioni rilasciate in un’intervista a radio France Inter dove si era detto favorevole alla sospensione delle consegne di armi a Israele, utilizzate dall’esercito per attacchi nella Striscia di Gaza, indicando come priorità il “ritorno a una soluzione politica”.

I toni tra i due leader si sono velocemente placati quando è intervenuta una conversazione telefonica, in vista delle commemorazioni degli attentati del 7 ottobre.
Questo si percepisce dalla nota diffusa dall’Eliseo in serata, a margine del colloquio.
I due hanno discusso “della situazione in Medio Oriente, in tutta franchezza e nel rispetto dell’amicizia tra Francia e Israele”, ha dichiarato infatti l’Eliseo, ammettendo il reciproco desiderio di “accettare le loro differenze di opinione” e “di essere ben compresi l’uno dall’altro”.

FONTE: AGI

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