Il ruolo dei comitati cittadini nel procedimento autorizzatorio per le antenne telefoniche (modello PDF da scaricare)
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Comitati cittadini: un ruolo necessario

Negli ultimi anni, il tema dell’inquinamento elettromagnetico derivante dall’installazione di antenne radiobase e antenne telefoniche ha sollevato molte preoccupazioni tra la cittadinanza. La semplificazione del procedimento autorizzatorio, avvenuta con gli interventi normativi del Governo Meloni nel 2024, ha posto l’attenzione su aspetti di efficienza e rapidità, ma ha lasciato aperto il dibattito circa il ruolo della popolazione e delle associazioni di cittadini nel garantire un processo trasparente e partecipato.

Diversi comitati, preoccupati per l’impatto ambientale e sanitario, chiedono oggi un coinvolgimento formale all’interno del procedimento autorizzatorio dei comuni. Si fa dunque sempre più stringente la necessità di prevedere almeno un livello consultivo obbligatorio, in linea con i principi del nostro ordinamento giuridico.

Il Quadro Normativo:
Per comprendere come i comitati cittadini possano partecipare ai processi decisionali, è fondamentale fare riferimento a diverse fonti normative che prevedono il coinvolgimento della collettività nelle decisioni che impattano la salute e l’ambiente.

  1. Costituzione Italiana e Principi Generali
    La partecipazione dei cittadini è garantita da principi generali sanciti dalla Costituzione Italiana. L’articolo 118, ultimo comma, introduce il principio di “sussidiarietà orizzontale”, prevedendo la possibilità per i cittadini, singoli o associati, di partecipare allo svolgimento di attività di interesse generale, tra cui rientrano senza dubbio questioni legate alla tutela dell’ambiente e della salute.
  2. Legge 241/1990 sulla Trasparenza Amministrativa
    La Legge n. 241 del 1990 (“Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”) prevede meccanismi di partecipazione dei soggetti interessati ai procedimenti amministrativi. L’articolo 9 della legge specifica che “possono intervenire nel procedimento i portatori di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati”. Questo principio potrebbe essere applicato anche ai procedimenti autorizzatori per l’installazione delle antenne, dando ai comitati cittadini un ruolo consultivo o, almeno, l’obbligo di essere informati e coinvolti nelle fasi procedurali.
  3. Legislazione in Materia di Enti Locali
    Il Testo Unico degli Enti Locali (D.Lgs. 267/2000) fornisce ulteriori spunti per il coinvolgimento formale dei comitati. In particolare, l’articolo 8 del D.Lgs. 267/2000 prevede che i comuni possano promuovere forme di partecipazione della popolazione, attraverso consultazioni, audizioni o altre modalità di coinvolgimento, soprattutto in materie che toccano gli interessi collettivi, come l’ambiente e la salute.
  4. Normativa Ambientale e di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)
    La Direttiva 2011/92/UE, recepita in Italia con il D.Lgs. 104/2017, disciplina la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), e prevede espressamente la partecipazione del pubblico. Sebbene non tutte le installazioni di antenne radiobase richiedano una VIA, laddove si verifichino situazioni con impatti ambientali significativi, è previsto il coinvolgimento formale delle comunità locali attraverso consultazioni pubbliche. Ciò potrebbe fornire una base per richiedere che anche i comitati cittadini abbiano un ruolo consultivo nelle autorizzazioni che riguardano le antenne.
  5. ARPA e il Coinvolgimento Tecnico
    Le Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) svolgono un ruolo tecnico, limitato alla verifica del rispetto dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici, come stabilito dal D.P.C.M. 8 luglio 2003. Tuttavia, non sono attualmente previste valutazioni sugli effetti sanitari a lungo termine. Questo limite sottolinea l’importanza di un coinvolgimento delle comunità locali, che possono chiedere un’analisi più approfondita sugli effetti dell’elettrosmog e proporre soluzioni preventive.
  6. Legislazione Regionale e Regolamenti Comunali
    Alcune Regioni italiane hanno emanato normative che prevedono meccanismi di consultazione obbligatoria per specifici interventi infrastrutturali, tra cui l’installazione di antenne. Ad esempio, il Regolamento Regionale della Lombardia (n. 11/2022) stabilisce che i comuni debbano promuovere la partecipazione pubblica in materie ambientali di interesse locale. Analoghi strumenti potrebbero essere introdotti da altre Regioni o nei regolamenti comunali specifici per la localizzazione delle antenne.

Conclusione


Alla luce delle norme esistenti e del quadro costituzionale e legislativo italiano, appare legittima la richiesta dei comitati cittadini di essere formalmente coinvolti nei procedimenti autorizzatori per l’installazione di antenne telefoniche, almeno a livello consultivo.

Il principio della sussidiarietà e le normative esistenti offrono una base solida per richiedere una partecipazione attiva, che potrebbe non solo migliorare la trasparenza e la qualità delle decisioni, ma anche favorire un maggiore equilibrio tra lo sviluppo tecnologico e la protezione della salute pubblica.

Fac simile di richiesta di partecipazione al procedimento di autorizzazione da parte dei Conitati (PDF da scaricare)

Pubblichiamo un facsimile di lettera formale da inviare al Comune per richiedere la partecipazione obbligatoria dei comitati cittadini nel procedimento autorizzatorio relativo all’installazione di antenne radiobase e telefoniche. La lettera è basata su principi costituzionali e sulle norme legislative da te menzionate.

Fonte

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