Il governo degli Stati Uniti utilizza i dollari dei contribuenti per finanziare i videogiochi di “controdisinformazione”.
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Se ti stai chiedendo come sia possibile che così tanti film, serie in streaming e videogiochi falliscano continuamente ma vengano comunque realizzati, la risposta è ovviamente il finanziamento ESG. Questi prodotti non devono necessariamente portare denaro ai consumatori perché le aziende sono già state pagate da un esercito di ONG e programmi governativi. 

Sebbene il flusso di liquidità ESG sia rallentato drasticamente da quando le banche centrali hanno iniziato ad aumentare i tassi di interesse, esiste ancora un lungo elenco di progetti avviati diversi anni fa che vengono finalmente rilasciati oggi. Questo è il motivo per cui, nonostante il totale rifiuto pubblico della propaganda sveglia e dell’ESG morente, siamo ancora inondati da media di estrema sinistra..

Per molti anni si sospettava che funzionari governativi di sinistra fossero coinvolti nel finanziamento diretto di progetti di ingegneria sociale utilizzando i soldi dei contribuenti pubblici. Nel cinema e in TV l’influenza è più evidente, ma per quanto riguarda i videogiochi (il più grande mercato di intrattenimento del pianeta?)?

Recentemente si è discusso sulla denuncia di un videogioco AAA chiamato “Dustborn” finanziato dal governo norvegese e dall’UE. Il gioco presenta un cast di personaggi attivisti queer che usano il “potere delle parole” per annullare e manipolare i propri avversari. Usano anche vari metodi per costringere i loro alleati a fare di più per loro. Il gioco è ambientato nel prossimo futuro del 2030 in un’America balcanizzata gestita da “fascisti conservatori bianchi”. Lo sfondo del gioco è stato apparentemente ispirato dalle elezioni del 2020.

La disconnessione intellettuale è affascinante – Almeno dal 2016 gli Stati Uniti hanno sofferto sempre più l’oppressione dell’estrema sinistra piuttosto che quella dell’estrema destra, a cominciare dalla “cultura dell’annullamento” sostenuta dalle multinazionali, poi dalle rivolte del BLM e dell’Antifa sostenute dai politici democratici, e culminando infine nel tentativo di istituire una tirannia medica a lungo termine sotto l’amministrazione Biden. Ma non vedremo nessun videogioco a riguardo.

La terminologia per questo tipo di media è “programmazione predittiva”: l’uso della propaganda per “inoculare” i consumatori contro determinate idee e informazioni che il governo non vuole che diffondano. E, non a caso, l’UE non è l’unica burocrazia impegnata in questa attività.  

Sono emerse nuove informazioni secondo cui il governo degli Stati Uniti è coinvolto nello stesso tipo di ingegneria sociale e ammette apertamente i propri obiettivi in ​​un programma di finanziamento per i videogiochi moderni lanciato in 2021.  

Il Dipartimento di Stato americano e l’Ambasciata all’Aia hanno gestito una “concorso” per una sovvenzione di 275.000 dollari attraverso il suo Global Engagement Center (GEC). Il progetto ruotava attorno alla “contro-disinformazione”, creando un videogioco che influenzasse gli adolescenti contro i comuni argomenti conservatori riguardanti la politica, il DEI, il cambiamento climatico, l’economia e persino il covid. L’iterazione iniziale del gioco è chiamato “Parco dei gatti”.”, probabilmente un beta test per futuri giochi di propaganda.

Come recita il bando di finanziamento:

“Le proposte di successo incorporeranno la teoria dell’inoculazione attiva e affronteranno le attuali tattiche di disinformazione e propaganda. Il prodotto fornito dovrebbe essere modulare, scalabile ed espandibile in modo che le iterazioni successive possano affrontare ulteriori serie di problemi, come l’estremismo violento e la disinformazione sanitaria. Il gioco sarà sperimentato simultaneamente dai giocatori del Regno Unito e dei Paesi Bassi, e le lezioni apprese da questi progetti pilota influenzeranno la versione finale del gioco, destinata in definitiva al pubblico globale….” 

Il GEC collabora con numerose istituzioni globaliste tra cui il Global Disinformation Index, l’Institute for Strategic Dialogue, il Digital Forensics Research Lab dell’Atlantic Council e Moonshot CVE. Affermano di concentrarsi sugli avversari stranieri, ma si oppongono aggressivamente al “populismo” e vedono gli ideali conservatori come una “minaccia alla democrazia”. In altre parole, ti vedono come un nemico tanto quanto vedono la Cina o la Russia come nemiche.

Nel 2021 i membri di Il Congresso ha scritto una denuncia al GEC in cui sostenevano che l’istituzione si stava allontanando dalla sua missione originaria. Hanno incluso il progetto del videogioco, sottolineando che era stato progettato per questo: 

“Produrre un “videogioco di contro-disinformazione” che programmasse il pubblico ad associare le critiche dei cittadini agli sprechi, alle frodi e agli abusi del governo con una campagna di disinformazione sui social media.”     

La teoria dell’inoculazione sostiene che “gli individui che sono esposti a versioni indebolite degli argomenti contro gli atteggiamenti attualmente sostenuti formulano resistenza e la capacità di formare controargomentazioni alle future minacce a tali atteggiamenti”..”

Che cosa significa?

Per semplificare, ritraggono deboli argomenti di paglia all’interno dei media popolari per far sembrare ridicoli i loro avversari politici. Il pubblico consuma questi media ed è quindi convinto che la narrativa del governo sia quella corretta, mentre chiunque osi contestarla viene automaticamente ignorato, anche se la sua posizione è basata su fatti e prove. Il governo degli Stati Uniti sta utilizzando i dollari dei contribuenti americani per pagare armi psicologiche che verranno utilizzate contro i cittadini americani.

Questo programma volto a infondere un’ideologia risvegliata in ogni aspetto della cultura occidentale è in corso da un bel po’ di tempo, ma qualsiasi critica nei suoi confronti in passato è stata immediatamente chiamata “teoria della cospirazione”. Solo negli ultimi due anni le prove sono aumentate al punto che nemmeno le persone normali possono più negarlo.

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Il governo degli Stati Uniti utilizza i dollari dei contribuenti per finanziare i videogiochi di “controdisinformazione”.