La fattoria verticale più grande d’Europa è a Verolanuova
Se potessimo mettere in fila, uno accanto all’altro, tutti i pannelli bianchi sui quali germogliano e crescono gli ortaggi a foglia della vertical farm, molto probabilmente riusciremmo a percorrere, andata e ritorno, il tratto Verolanuova-Brescia.
Siamo nel cuore della Bassa, nella zona industriale di Verolanuova: è qui che si trova la fattoria verticale più grande d’Europa.
I primi semi della nuova insalata «Petali» inizieranno a germogliare il prossimo mese.
La coltura sarà idroponica indoor, ovvero le piante cresceranno fuori dal suolo, senza terra, e grazie solo all’acqua, nella quale verranno aggiunti sali minerali che apportano nutrienti alle piante.
L’investimento
Il progetto è estremamente innovativo e per certi versi rivoluzionario.
Portato avanti con determinazione (e tanta passione) dall’imprenditore Giuseppe Battagliola che in questa operazione ha investito la bellezza di 32 milioni di euro.
«Il percorso per arrivare qui non è stato semplice – confida Battagliola -.
Sono nato in una famiglia di agricoltori e questo progetto fa sintesi di un percorso maturato prima nei campi agricoli accanto a mio padre; proseguito con la conoscenza nel commerciale maturata in La Linea Verde; ma soprattutto con la capacità di comprendere il sentiment che guida le scelte dei consumatori.
Kilometro Verde è la dimostrazione che si può fare innovazione nel settore agri-food in modo sostenibile, qualitativamente eccellente e focalizzato sui desideri ed esigenze del consumatore di oggi. Consapevole, etico, attento all’ambiente».
L’inaugurazione
All’evento di presentazione – moderato dal giornalista Paolo Del Debbio – ha portato il suo saluto il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini che ha ricordato come sia sempre più necessario oggi
«fare sistema tra imprenditoria, ricerca e formazione per tenere il passo del cambiamento.
Gli italiani dal Rinascimento ad oggi hanno sempre inventato qualcosa e lo hanno portato in giro per il mondo: abbiamo grandi università e grandi istituti di ricerca.
Oggi l’agricoltura è anche innovazione e capacità di consentire alle coltivazioni di superare i cambiamenti climatici».
All’evento è intervenuto da remoto il ministro dell’Agricoltura e sovranità alimentare Francesco Lollobrigida che ha ricordato come
«imprenditori come Battagliola rendono orgoglioso il Paese, perché hanno avuto la capacità di raccogliere la sfida dell’innovazione.
Chi crea lavoro in laboratorio non esiste.
Esiste chi crea lavoro facendo crescere la sua azienda, il suo reddito, ma anche quello delle persone che possono lavorare con lui.
Con un equilibrio sociale considerato utile a garantire una sostenibilità complessiva del nostro sistema produttivo.
Inoltre, con l’agricoltura di precisione viene diminuito l’utilizzo dell’acqua e del suolo creando un virtuoso circuito anche in tema di energia e minor utilizzo di fitofarmaci che dà adito, accanto all’agricoltura tradizionale, ad immaginare un’agricoltura futuribile».
Innovazione
Anche il presidente di Coldiretti Ettore Prandini ha sottolineato il valore dell’innovazione in agricoltura:
«La vertical farm non fa concorrenza a chi produce insalate in modo tradizionale, occupa mercati diversi.
Anzi, la tecnologia ci permette di recuperare parte della nostra storia, sementi antiche che altrimenti non potrebbero essere coltivate».
L’iniziativa ha potuto godere del sostegno di Ismea (l’istituto per il mercato agricolo alimentare).
Kilometro Verde ha infatti partecipato con successo a un bando dedicato alle startup indetto da Ismea, che ha portato a un investimento in Kilometro Verde con la sottoscrizione di un aumento di capitale e l’erogazione di un prestito obbligazionario convertibile.
«Ismea deve evolvere e diventare per la filiera agroalimentare quello che Cassa depositi e prestiti è per l’industria – spiega Prandini -.
Deve avere un ruolo di innovazione, ma anche di sostegno nel finanziamento in operazioni straordinarie».
Sulla stessa linea l’assessore regionale Guido Guidesi:
«Kilometro Verde è l’esempio di come la Lombardia riesce a fare sistema grazie ad imprenditori illuminati: si tratta di un investimento industriale virtuoso, che fa sintesi della rigenerazione urbana, in modo sostenibile, con grande spinta innovativa e grande efficienza».
Alla cerimonia di ieri sono intervenuti tra gli altri anche il sindaco di Verolanuova, Stefano Dotti, che ha ricordato come la vertical farm ha riqualificato la sede di Agiesse, storica azienda di abbigliamento sportivo.
Per la presidente di Coldiretti Brescia Laura Facchetti l’iniziativa è un «grande esempio di agricoltura dinamica e innovativa».
Mentre l’ex assessore provinciale all’agricoltura, Giancarlo Mantelli, ha ricordato l’award europeo Giovanni Marcora consegnato negli anni scorsi proprio a Giuseppe Battagliola.
L’insalata Petali
La tecnica di coltivazione di Kilometro Verde permette un notevole risparmio energetico e idrico.
Zero acqua utilizzata grazie anche ai 60mila litri d’acqua che verranno recuperati con la condensazione dell’evapotraspirazione delle piante.
Un impianto fotovoltaico da 10 megawatt e 15milioni di led che riprodurranno la luce del Sole per la crescita dell’insalata.
Attraverso la coltura idroponica le piante avranno il giusto nutrimento, assicurando la salubrità del prodotto.
Nuova e rivoluzionaria l’insalata Petali, una linea esclusiva di ortaggi a foglia, pronti al consumo non trattati chimicamente.
Si tratta di un’insalata «teen leaf» di calibro medio, con foglia spessa, asciutta, dalla croccantezza e dolcezza uniche.
Nasce da un seme che non viene trattato, e da un processo controllato in tutte le sue fasi.
Fonte: giornaledibrescia