Ha vinto una sedicente ricercatrice per una tesina in stile terza media, ma con una spruzzata di gender
Claudia Goldin ha vinto il premio Nobel per l’Economia 2023. Lo ha annunciato l’Accademia reale svedese delle Scienze. Il prestigioso premio, formalmente noto come Sveriges Riksbank Prize in Economic Sciences in memoria di Alfred Nobel, è l’ultimo dei premi Nobel di quest’anno e vale 11 milioni di corone svedesi, qualcosa come un milione di dollari al cambio attuale. Nasce dalle sue ricerche sulla partecipazione femminile al mercato del lavoro, e soprattutto sui differenziali di partecipazione e retribuzione nel corso di oltre due secoli, il premio Nobel assegnato oggi alla studiosa americana. Come spiega la motivazione dell’accademia svedese delle Scienze – che ha assegnato il premio assieme alla Banca di Svezia – la Goldin, 77 anni, ha scoperto i fattori chiave delle differenze di genere nel mercato del lavoro, fornendo il primo resoconto completo sulle retribuzioni e sulla partecipazione delle donne al mercato del lavoro nel corso dei secoli.
Donne che – continua la motivazione – “sono ampiamente sottorappresentate nel mercato del lavoro globale e, quando lavorano, guadagnano meno degli uomini”. La studiosa – si spiega – “ha dimostrato che la partecipazione femminile al mercato del lavoro non ha avuto una tendenza al rialzo durante l’intero periodo, ma forma invece una curva a forma di U” con una partecipazione delle donne sposate in calo nella transizione da una società agricola a una industriale all’inizio del XIX secolo, seguita da un aumento con la crescita del settore dei servizi all’inizio del XX secolo. La partecipazione delle donne sposate infatti diminuì nell’Ottocento con la transizione da una società agricola a una industriale, ma poi iniziò ad aumentare con la crescita del settore dei servizi all’inizio del Novecento. Goldin ha spiegato questa tendenza come il risultato del cambiamento e dell’evoluzione delle norme sociali sulle responsabilità delle donne nella cura della casa e della famiglia.
Il “tocco” gender….
Nonostante la modernizzazione, tuttavia, “la crescita economica e la crescente percentuale di donne occupate nel XX secolo, per un lungo periodo di tempo il divario retributivo tra donne e uomini non si è ancora colmato”. “Comprendere il ruolo delle donne nel mondo del lavoro è importante per la società. Grazie alla ricerca innovativa di Claudia Goldin ora sappiamo molto di più sui fattori sottostanti e su quali ostacoli potrebbe essere necessario affrontare in futuro”, afferma Jakob Svensson, presidente del comitato del Premio per le scienze economiche. Nata il 14 maggio 1946, Claudia Goldin insegna economia all’Università di Harvard (prima donna ad assumere questo incarico di ruolo nel prestigioso ateneo americano), è co-direttrice del Gender in the Economy Study Group dell’NBER ed è stata direttrice del programma Development of the American Economy dell’NBER dal 1989 al 2017. Il suo ultimo libro è Career & Family: Women’s Century-Long Journey into Equity pubblicato nel 2021 dalla Princeton University Press. Goldin è la terza donna ad aver ricevuto il Nobel all’Economia fin dalla sua creazione nel 1968.
Fonte: HUFFPOST