Bimbi, vaccini covid&miocarditi : Ambiguo Progetto FDI con Frajese. Pediatra Pagata da Big Pharma relatrice a “Chi ti Ama Ti Protegge”
10 agosto 2023
di Fabio Giuseppe Carlo Carisio
“Chi ti Ama, Ti Protegge”
E’ un progetto che mira ad attuare uno screening cardiaco nei bambini (0-14 anni) di cui ha scritto in precedenza l’attivista NO-CAVIA professoressa Paola Persichetti (associazione Trilly – La Gente Come Noi), rilevandovi una natura curiosamente politica e un orientamento tutt’altro che vocato a interrompere la somministrazioni di sieri genici nonostante l’appello a fermare la campagna vaccinale, lanciato da una ricercatrice dell’Istituto Superiore di Sanità di Roma: un ente che viene preso in considerazione dalla comunità scientifica solo quanto si unisce al coro dei peana PRO-VAX.
Il progetto “Chi Ti Ama Ti Protegge”
Vuole monitorare l’insorgenza di patologie anche gravi e letali, come le pericarditi e le miocarditi, ma senza metterle in esplicita correlazione formale con la campagna vaccinale Covid-19.
Sebbene tali disturbi siano stati inseriti tra i potenziali effetti indebitati di tutti i sieri genici mRNA o mDNA ma anche di quelli adenovirali o a subunità proteica.
Nell’ultimo convegno tenutosi a Piacenza il 10 luglio, tra i relatori sono comparsi persino due pediatri apertamente sostenitori della campagna vaccinale coi sieri genici mRNA sui bambini e collaboratori di società pediatriche sponsorizzate da Pfizer.
Una di queste, la famosa professoressa Susanna Esposito.
In una sua ricerca a favore dei vaccini Covid-19 in gravidanza, ha dovuto certificare il conflitto d’interessi per aver ricevuto contributi di varia natura dalle Big Pharma Pfizer, GSK e Sanofi.
Quest’ultima è stata anche sponsor di un Congresso WAIDID, la World Association for Infectious Diseases and Immunological Disorders di cui la pediatra è presidente.
“Chi ti ama ti protegge”, ma continua a vaccinarti….
Ciò in fondo non dovrebbe stupire visto che è stato lanciato dal consigliere regionale abruzzese Marco Cipolletti.
In soli 3 anni è passato dal Movimento 5 Stelle, al Gruppo Misto e poi a Fratelli d’Italia poche settimane dopo l’insediamento del Governo Meloni.
Infatti il progetto “Chi ti Ama ti Protegge”, patrocinato dalla Regione Abruzzo, ha come implicita finalità quella di continuare a vaccinare i bimbi come vuole il Ministero della Salute Orazio Schillaci, ma rendendoli di fatto “cavie umane” di tale esperimento monitorando quanti ne crepano di miocardite…
Stupisce quindi che questo progetto abbia visto il medico NO-VAX Giovanni Frajese tra i principali testimonial soprattutto alla luce di una sua recente brusca reazione, con uscita dalla sala e rinuncia a salire sul palco candida da improperi verso gli organizzatori, durante il convegno medico/legale e divulgativo su “Il vaccino di Pandora”.
Tenutosi il 17 giugno scorso a Tortoreto Lido (Teramo) nel quale il biochimico Gabriele Segalla, guadagnandosi una standing ovation, ha spiegato la pericolosità delle nanoforme tossiche del vaccino Comirmnaty di Pfizer oggetto di un esposto del sindacato di Polizia LES per iniziativa del sindacalista-poliziotto Antonio Porto (tra i relatori).
Stupisce ancor di più che lo stesso Frajese si sia presentato lì, proprio in compagnia di Marco Cipolletti, da lui pubblicamente definito suo “consulente politico”.
Nelle varie tappe dei Convegni “Chi ti ama, ti protegge”
Promossi dal Comitato Difesa Minori di Nico Liberati, Frajese è intervenuto a Teramo il 18 aprile, a L’Aquila il 10 maggio, a Rieti il 25 maggio e a Perugia l’8 giugno.
Il consigliere regionale Cipolletti è stato relatore anch’egli a Teramo, L’Aquila e Perugia e poi a Parma il 30 maggio.
Questi ambigui atteggiamenti di uno dei leader della campagna NO-VAX, che già nel giugno 2021 prese una posizione netta rilasciando l’intervista dal titolo “Ecco perchè non vaccinerò mai mia figlia” (ByoBlu, link tra le fonti), richiede un’analisi storica politica del personaggio che si sta affiancando a politici e funzionari sanitari perfettamente allineati con la vaccinazione Covid ad oltranza voluta dal Ministero della Salute nonostante non esistano prove dell’efficacia e sicurezza sui fragili e sui bambini…
I professori Frajese in cattedra a Tor Vergata
L’elezioni politiche sono trascorse da mesi segnando il flop dei candidati NO-VAX come Gianluigi Paragone, il fondatore di Byoblu Claudio Messora, ex responsabile della comunicazione M5S al Parlamento Europeo.
Non solo non sono stati capaci di apparentarsi ufficialmente, ma si sono affiancati ad alcuni soggetti politicamente molto ambigui come ha fatto Italia Sovrana e Popolare (dove ha corso Messora), candidando l’ex pm trivaccinato Antonio Ingroia.
La sua approvazione ha segnato la bruciante sconfitta dell’ex leghista Francesca Donato nella corsa a Sindaco di Palermo, a causa degli scandali giudiziari piombati sullo stesso Ingroia in qualità di manager pubblico siciliano.
In queste poche righe si comprende come il movimento degli influencer NO-VAX, basato sui post social o su una rete d’informazione frammentata dal narcisismo di guadagnare più click sul proprio sito web, non riesca a rappresentare nemmeno il 7 % della popolazione italiana nonostante il 15 % di resistenti alla campagna vaccinale Covid e almeno il 30 % di persone divenute gradualmente non solo scettiche ma refrattarie ai pericolosi sieri genici mRNA (ora lo CERTIFICA pure la famosa rivista Science)
Vaccini imposti in varie forme dal Governo Draghi e oggi raccomandati a piè sospinto dal Governo Meloni ai fragili nonostante manchino prove di efficacia e SICUREZZA, proprio per gli immunodepressi.
Tra i grandi sconfitti della corsa in Parlamento del 25 settembre 2022 c’è sicuramente l’inclito professor Giovanni Frajese sulla candidatura del quale con ItalExit deve aver pesato l’eredità sanitaria onorevole quanto onerosa del compianto padre Gaetano, scomparso nel dicembre 2019.
Nessuno mette in dubbio che, pur con parenti eccellenti, i rampolli si siano fatti strada da soli.
Il dubbio di nepotismo forse può sorgere quando padre e figlio sono proprio nella stessa cattedra come nel caso di Giovanni Fraiese ricercatore presso la cattedra di endocrinologia, figlio di Gaetano Fraiese professor ordinario di endocrinologia» scrisse l’Adusbef (associazione a difesa dei consumatori e degli utenti) sul suo sito ufficiale riportando un articolo di Dagospia sul “Familismo del Bisturi” (link tra le fonti)..
Entrambi i Frajese si distinsero per la loro professionalità accademica nell’Università Tor Vergata dove “Vanni”, (come chiamano il figlio gli amici) fece carriera diventando prima Dirigente di I Livello presso l’Ambulatorio Specialistico Endocrinologico del Policlinico Universitario fino al 2006.
Conseguì una cattedra di professore associato in Endocrinologia all’Università di Cassino, rimanendo però docente nell’ateneo di Tor Vergata sia in Endocrinologia che in Medicina dello Sport fino al 2013 prima di diventare professore associato di Scienze Mediche Tecniche Applicate all’Università di Roma Foro Italico.
Come risulta dal suo curriculum, esposto in occasione della candidatura parlamentare (link tra le fonti), almeno fino al settembre 2022 si è occupato di “ricerche di Medicina Traslazionale” con il professor Bei all’Università di Tor Vergata su sostanze naturali e meccanismi molecolari oncologici”.
Ricerche sulle biotecnologie e intrighi sulle Big Pharma
Il professor Roberto Bei ha avviato un progetto di corso basato sull’ottimizzazione delle risorse biotecnologiche in campo molecolare e cellulare.
Titolo leggermente inquietante in epoca di sieri genici mRNA:
“Tissue Engineering and Remodeling Biotechnologies for Body Functioning” ovvero “Ingegneria dei tessuti e biotecnologie di rimodellamento per il funzionamento del corpo”.
Questa attività di ricerca sarà sicuramente implementata dall’ateneo dopo che l’ex rettore Orazio Schillaci, (nominato Ministro della Salute nel Governo di Giorgia Meloni) ha consentito all’Università di Roma Tor Vergata di aderire sia al Centro Nazionale di Ricerca “Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA” lanciato dall’Università di Padova in partnership con le Big Pharma dei vaccini sia al Tecnopolo di Roma in cui tali ricerche saranno sviluppate anche in ambiti militari.
Tutto ciò evidenzia macroscopici conflitti d’interessi per il ministro Schillaci ma anche (pur se molto più marginalmente), per il rampollo del professor Gaetano Frajese.
In qualità di membro del Comitato Interministeriale Prezzi (CIP) sui Farmaci, rimase invischiato nello scandalo sulle tangenti delle Big Pharma al ministro della Sanità Francesco De Lorenzo e al direttore Generale Duilio Poggiolini.
Da tali processi ne uscì prosciolto da ogni accusa perché soltanto “Colpevole d’Innocenza”, secondo il libro di sua moglie Dina Petrozzi, ampiamente pubblicizzato dai Radicali quanto da Il Giornale nella loro battaglia contro il filone Sanitopoli dell’ex pm Antonio Di Pietro (link tra le fonti).
Per la precisione il padre di Giovanni Frajese fu prosciolto da un capo d’accusa solo per intervenuta prescrizione del reato di corruzione.
Ecco perché oggi ci sentiamo legittimati a riferirne senza peraltro voler rigirare il coltello nella piaga, pur avendo raccolto un ampio dossier in merito, per rispetto del defunto ormai sottoposto al giudizio divino che a volte può essere più severo di quello degli umani…
Fatte queste premesse di storia sanitaria appare più comprensibile il fatto che Giovanni Frajese, figlio di un influente docente vicino ai potenti della Prima Repubblica, abbia sposato il progetto lanciato dal consigliere abruzzese Cipolletti, uno dei tanti politici saliti sul carro di Giorgia Meloni.
Senza curarsi troppo della sua finalità recondita: continuare a vaccinare i bimbi come vuole il ministro Schillaci ma rendendoli cavie umane di tale esperimento monitorando quanti si ammalano o muoiono di miocardite.
Tale patologia può rimanere nascosta anche per mesi come segnalato da una recente ricerca svizzera.
Ecco perché, secondo il concetto cardine della medicina del “Primum non nŏcēre (per prima cosa non nuocere)”, dovrebbe essere meglio “prevenire” evitando le somministrazioni dei sieri ormai notoriamente pericolosi per centinaia di tipologie di reazioni avverse, anziché condurre uno screening quando il danno cardiaco potrebbe già essere avvenuto.
Alla luce di quanto esposto risulta perciò evidente anche perché né Frajese, né tantomeno il consigliere regionale FDI co-promotore dell’iniziativa Cipolletti, siano rimasti turbati dalla presenza di pediatri apertamente PRO-VAX come i relatori del Convegno “Chi ti Ama ti Protegge” di Piacenza.
Questi specialisti della pediatria, infatti, non si sognano nemmeno lontanamente di fermare la campagna vaccinale Covid tra i minori come suggerito da molteplici scienziati e studi, tra cui quello della Loredana Frasca.
Dottore di ricerca in immunologia e biologia cellulare e capogruppo per gli studi sull’immunologia delle malattie autoimmuni dell’Istituto Superiore della Sanità di Roma.
“Chi ti ama ti protegge”…..coi pediatri pro-vax pagati dalle Big Pharma
Il progetto “Chi Ti Ama Ti Protegge” promosso da Nico Liberati del Difesa Minori Italia comitato Maiella Abruzzo,
era partito per cercare di dare delle risposte a una delle criticità sollevate proprio da Liberati nel marzo 2023, durante un incontro sulle morti e sui malori improvvisi che si era tenuto nella sala consiliare del Comune di Pescara suscitando polemiche politiche.
All’incontro aveva infatti partecipato anche Galeazzo Bignami, deputato di Fratelli d’Italia, nonché viceministro a Infrastrutture e trasporti, primo firmatario della proposta di legge per la “Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus SARS-CoV-2 e sul mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale”.
Le reazioni avverse ai vaccini Covid sono state messe come ultimissima delle priorità d’indagine.
Il primo evento tenutosi a L’Aquila di “Chi ti ama ti protegge”
ha brillato per la presenza di combattenti della prima linea dei cosiddetti NO-CAVIA (termine più intelligente rispetto al più noto NO-VAX), quali il cardiologo Giuseppe Barbaro, l’avvocato Augusto Sinagra e la giornalista Raffaella Regoli.
Quello del 10 luglio è stato caratterizzato dall’inquietante elenco di relatori PRO-VAX come i pediatri Giacomo Biasucci e Susanna Esposito.
Tralasciamo di analizzare il “business” sui defibrillatori semiautomatici proposti dal cardiologo Alessandro Capucci che li ha inventati in quanto ne ha già parlato con dovizia di particolari e di dubbi la professoressa Paola Persichetti.
Vediamo invece chi sono i luminari della medicina invitati dagli organizzatori dell’evento di Piacenza sotto l’alto patrocinino della Regione Abruzzo del consigliere Cipolletti.
«A fronte dei dati relativi alle coperture vaccinali contro COVID nei ragazzi di età compresa tra i 12 e 17 anni, sicuramente non ottimali in quanto inferiori al 50% in tutta Italia, e di notizie e passaparola basati su paure irrazionali, nel nostro ruolo di pediatri che lavorano in Ospedale e sul territorio intendiamo fare un appello univoco e convinto a favore della vaccinazione degli adolescenti, rivolgendoci in primis a loro e augurandoci che i genitori comprendano l’importanza di vaccinare subito i propri figli».
Comincia così l’appello alla vaccinazione lanciato da un gruppo di pediatri nel luglio 2021
e firmato, tra gli altri, da Giacomo Biasucci, Direttore Dipartimento Materno-Infantile, Ospedale Guglielmo da Sali- ceto, AUSL Piacenza, e da Susanna Esposito, Direttore Clinica Pediatrica, Azienda Ospedaliera-Universitaria di Parma, entrambi relatori al Convegno di Piacenza.
Per completezza d’informazione segnaliamo che il dottor Biasucci è anche consigliere della Società Italiana di Nutrizione Pediatrica.
Uno dei bracci operativi della Società Italiana di Pediatria che è finita nell’occhio del ciclone per gli articoli del quotidiano La Verità, sui finanziamenti ricevuti proprio dalla Pfizer insieme a tante altre organizzazioni mediche.
Lo abbiamo rilevato anche in una nostra precedente e dettagliata inchiesta sui pediatri che hanno tifato per l’uso dei sieri genici mRNA sperimentali persino sui neonati…
Ma ancora più imbarazzante per i conflitti d’interessi è la situazione della dottoressa Susanna Esposito, Responsabile del Tavolo Tecnico Malattie Infettive della Società Italia di Pediatria (SIP).
«L’approvazione del vaccino pediatrico è una novità straordinaria, un regalo di Natale vero e proprio per i bambini.
I timori sono assolutamente ingiustificati perché è un’opportunità che viene offerta alla popolazione tra i 5 e gli 11 anni che attualmente è molto coinvolta dall’infezione da SARS-CoV-2» dichiarò su vari media e sul sito ufficiale della SIP.
Va rimarcato che anche l’altra associazione di categoria Federazione Italiana Medici Pediatri (vedi tabella del quotidiano La Verità) è stata lautamente foraggiata da Pfizer negli anni appena precedenti alla pandemia.
Come se la stessa Big Pharma di New York possedesse la sfera di cristallo che la rese pure protagonista di un summit della Commissione Europea sull’immunizzazione globale con le ONG di Bill Gates il 12 settembre 2019 nel quale già troneggiava come simbolo una gigantesca molecola di coronavirus…
Tre mesi prima dello scoppio della pandemia!
La pediatria in conflitto di interessi con Pfizer e consulente di Gates
Ma questo può apparire quasi nulla se paragonato alla dichiarazione di conflitto d’interessi che la dottoressa Esposito è stata costretta a redigere in una ricerca che ha assunto rilevanza a livello mondiale.
Lo studio diffuso dalla rivista specializzata Frontier in Immunology s’intitola “Global Perspectives on Immunization Against SARS-CoV-2 During Pregnancy and Priorities for Future Research: An International Consensus Paper From the World Association of Infectious Diseases and Immunological Disorders” ovvero
“Prospettive globali sull’immunizzazione contro SARS-CoV-2 durante la gravidanza e priorità per la ricerca futura: un documento di consenso internazionale dell’Associazione mondiale delle malattie infettive e dei disturbi immunologici”.
La ricerca difende la raccomandazione dei sieri genici mRNA in gravidanza ma non lesina perplessità.
“Studi recenti forniscono prove preliminari e di supporto sulla sicurezza, l’immunogenicità e l’efficacia dei vaccini contro la malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) nelle donne in gravidanza.
Tuttavia, permangono importanti lacune di conoscenza che giustificano ulteriori studi”.
Tralasciamo il contenuto che è di fatto stato vanificato dai molteplici casi di aborti registrati durante i trials clinici concordi dalla Pfizer sul vaccino Comirnaty e tenuti accuratamente nascosti…
Rileviamo invece che “La pubblicazione di questo manoscritto è stata supportata dalla World Association for Infectious Diseases and Immunological Disorders (WAidid)”.
WAidid è l’associazione milanese di respiro internazionale fondata e presieduta dalla stessa Esposito che è stata occasionalmente finanziata anche da note Big Pharma come nel Congresso annuale del dicembre 2020.
Ma ben altre sono le questioni che suscitano enormi perplessità sull’intervento di Esposito all’incontro di “Chi ti ama ti protegge”
che dovrebbe servire a prevenire i danni da vaccini nei bambini che sono stati molto più vittime di malori improvvisi che di Covid letale come confermano i dati ufficiali in Italia.
Nelle dichiarazioni sui conflitti’ d’interesse si legge che, Susanna Esposito ha ricevuto in passato
“Supporto alla ricerca da GSK, Sanofi e Vifor. Onorari dei relatori da GSK, Pfizer, Novartis, Sanofi Pasteur e MSD negli ultimi tre anni”.
Tutto qui? No.
Un altro ricercatore dello studio sponsorizzato da WAidid, Miguel O’Ryan
“Ha ricevuto finanziamenti per la ricerca per la sperimentazione del vaccino Covid-19 di fase III da Janssen.
Ha ricevuto finanziamenti per la ricerca per la sperimentazione del vaccino pneumococcico coniugato di fase II da Pfizer”.
Inoltre il dottor Shabir A. Madhi ha dovuto ammettere che il suo “’istituto ha ricevuto finanziamenti su COVID-19 da BMGF, South African Medical Research Council e Novavax.
Inoltre, partecipando a studi clinici sui vaccini Pfizer/Biontech e JJ Covid-19 su donne in gravidanza”.
La sigla BMGF, come i più attenti lettori di Gospa News sanno, significa Bill & Melinda Gates Foundation.
Chi volesse difendere la dottoressa Esposito da queste imbarazzanti relazioni potrebbe giustamente rilevare che magari avrebbe potuto non sapere dei ruoli del medico sudafricano con il più grande sponsor dell’immunizzazione globale come delle pericolose ricerche sui coronavirus da cui è nato il SARS-Cov-2 in laboratorio…
L’osservazione è legittima ma totalmente infondata in quanto il dottor Madhi, membro della Società europea di malattie infettive pediatriche dal 2003, almeno fino al 27 aprile 2015, è stato membro del Consiglio di Amministrazione della stessa associazione WAidid di cui è presidente la pediatra Esposito!
Non solo. Nel lontano 2006 è stato “consulente temporaneo” del NIH-NIAID (l’Istituto Nazionale Allergie e Malattie Infettive diretto dal famigerato Anthony Fauci fino al dicembre 2022 ed ora consulente del Biotecnopolo di Siena accanto a GSK e Gates).
Ma soprattutto dal 2013 è membro del Comitato consultivo scientifico del programma Global Health della Fondazione Bill e Melinda Gates.
Orbene la domanda è quindi non solo lecita e doverosa: cosa ci fa ai convegni “Chi ti ama ti protegge”
patrocinati dal consigliere di Fratelli d’Italia Marco Cipolletti, promossi dal Comitato Difesa Minori di Nico Liberati e dal sedicente NO-VAX Giovanni Frajese.
Una pediatra che non solo è apertamente PRO-VAX ma è pure intrigata mani e piedi, cuore e anima con le Big Pharma e persino con un consulente di Bill Gates?
Attendiamo rapide, puntuali e cortesi risposte dagli organizzatori/promotori e magari anche dalla giornalista Manuela Regoli che è stata testimonial iniziale del progetto e si spera dedichi un’inchiesta a questi macroscopici conflitti d’interessi.
Fonte: gospanews