Jacobo Grinberg
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La Matrice Pre-Spaziale e gli esperimenti di Jacobo Grinberg

Pubblica i risultati delle sue ricerche in articoli scientifici, su riviste quotate come Physics Essays, ed in più di 50 libri.

Jacobo Grinberg-Zylberbaum è un neurofisiologo e psicologo nato a Città del Messico nel 1946.  Profondo cultore di sciamanesimo e discipline orientali, J. Grinberg conduce studi e sperimentazioni, secondo rigorosi metodi scientifici, su come pensiero umano di influenzare il mondo vivente intorno a sé. 

Nel dicembre 1994, scompare misteriosamente senza lasciare tracce…come il nostro Ettore Majorana. 

Jacobo Grinberg formulò la Teoria Sintérgica:

secondo la quale il campo energetico neuronale, che viene creato dei neuroni, è in grado di modularedare forma alla matrice pre-spaziale (ovvero il vuoto quantistico della Teoria Quantistica dei Campi) che permea la realtà.

Ho usato il termine dare forma perché è sinonimo di creare informazione.

L’immaginate uno scultore che dà forma ad un blocco di marmo trasformandolo in una statua, ovvero gli conferisce informazione.

Sono proprio le evoluzioni morfologiche della matrice pre-spaziale, plasmate dal campo neuronale, che si propagano da mente a mente, determinando i fenomeni di telepatia, visione da remoto e così via. J.

Grinberg concluse che tutte le menti individuali erano collegate l’una all’altra attraverso le fluttuazioni geometriche di questa matrice pre-spaziale: una dimensione che connette tutto quanto esiste nello spaziotempo, non-localmente e istantaneamente.

La matrice pre-spaziale ricorda anche il concetto di ordine implicito di D. Bohm.

Inoltre, Jacobe Grinberg

riteneva che tali configurazioni della matrice pre-spaziale venissero poi percepite interiormente dal soggetto come sequenze di immagini

Questo è un elemento molto importante. 

Ricordiamo l’importanza delle immagini anche nella psicologia analitica.

Viviamo in un mondo ricco di immagini e simbolismo.

L’esistenza, più che un susseguirsi di eventi, è una successione di immagini.

Secondo C.G. Jung, il susseguirsi delle immagini costituisce il linguaggio dell’anima: un linguaggio che evocano simboli, archetipi, che a loro volta sono contenitori di informazioni: sensazioni, emozioni, sentimenti… 

In definitiva, linguaggio delle immagini è il mezzo per comunicare in modo diretto con la Natura, come diceva J. Grinberg, ricordando che la mente è parte della Natura, non semplice osservatrice (ruolo ritagliatogli in senso riduzionista dalle scienze moderne).

Gli esperimenti di Jacobe Grinberg erano caratterizzati da assoluto rigore scientifico. 

Vediamone un esempio.

Due persone venivano collocate in due stanze diverse e ben isolate, schermate anche dal punto di vista elettromagnetico (con delle gabbie di Faraday). 

Entrambi i soggetti venivano costantemente sottoposti a elettro-encefalogramma (EEG) e/o elettro-cardiogramma (ECG).

Quando si mostravano delle immagini solo ad una delle due persone, le misurazioni di EEC e ECG evidenziavano delle corrispondenti variazioni anche nel secondo soggetto, remoto, sebbene non le fosse stato mostrato nulla (ben isolato dal primo soggetto). 

Perché? 

Secondo J. Grinberg si attuava una comunicazione diretta tra i due soggetti attraverso un trasferimento di una sorta di potenziale nella matrice pre-spaziale

J. Grinberg scoprì inoltre che una condizione importante a determinare il buon esito dei suoi esperimenti di comunicazione diretta era la sincronia tra le coppie di partecipanti, ovvero l’aver trascorso assieme del tempo (almeno 20 minuti), ad esempio in meditazione. 

J. Grinberg aveva profonde conoscenze di fisica quantistica. Ecco cosa scrive in un suo articolo:

“Ogni particella elementare è una micro distorsione dell’alta simmetria di base e del reticolo pre-spaziale ad alta coerenza.

Secondo la Teoria Sintergica, la percezione appare come un’interazione tra il campo neuronale e il reticolo pre-spaziale.

Questa interazione tra il campo neuronale e il reticolo crea uno schema di interferenza multidimensionale iper-complesso…immagini”

Questo modello trova straordinarie corrispondenze anche il modello che descrive le dinamiche della mente sulla base dei principi della Teoria Quantistica dei Campi.

La generazione di immagini, pensieri ed emozioni… avviene attraverso delle rotture di simmetria, accompagnate da informazione quantistica attiva, i cosiddetti bosoni di Nambu Goldstone (NG).

Fonte: nuovamentenet

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