Smettiamola di giocare
In qualsiasi rapporto conflittuale, che sia esso fisico o meno, una delle armi più utilizzate è indubbiamente la paura, da instillare nell’avversario in modo da sfiancarlo psicologicamente e renderlo più attaccabile. Ed è esattamente quello che è successo in questi 3 anni: fiumi di paura rovesciati su di noi per “fertilizzare” il terreno….
Ma c’è un ma: questa paura ha un’origine precisa? Ovviamente si, ed è la loro paura.
Si sentono potenti, disponendo di tutto ciò che hanno potuto (e potranno ancora) comprarsi e addomesticare, ma vivono costantemente nella paura. La paura di non riuscire a completare il loro piano, che li ha portati ad anticipare le varie “tappe” del programma agendo in modo frettoloso e a volte disordinato. E la gatta frettolosa, si sa……
Osservate con attenzione questo video che pubblicammo ad inizio anno, che ben si sposa con quanto ci raccontò Raffaella Regoli durante la nostra diretta del 2 Febbraio u.s.
Ossessionati dal possibile risveglio popolare (peraltro in corso….), questi giganti dai piedi di argilla sono continuamente nell’ombra, nascosti nei loro dorati bunker e mostrano i muscoli solo nelle occasioni in cui sanno di avere di fronte unicamentei loro adepti (vedi Davos). E nel frattempo vogliono imbavagliarci per mettere la polvere sotto il tappeto. Illusi
È per liberarsi della loro ossessionante paura che l’hanno riversata su di noi.
Cosa fare? Semplicemente rispedirla al mittente usando un monosillabo, NO.
La loro paura deve essere la nostra forza: far sapere che abbiamo capito tutto, ma proprio TUTTO (il test del green pass per la schiavitù digitale successiva, la messa in scena climatica etc….)
SOLO a quel punto il rapporto di forza sarà inesorabilmente e definitivamente rovesciato.
Cosi’ difficile pensare e pronunciare un monosillabo che è stata probabilmente la nostra prima parola dopo “MAMMA”?
Siate gentili….smettiamola di giocare, è ora…..
Resistantmaster