© by Filippo Chinnici
B. Grillo (massone) fonda la sua “chiesa”: cosa si nasconde?
Questa mattina adnkronos dà la notizia della nuova religione fondata da B. Grillo. Si chiama «Chiesa dell’Altrove» e il suo simbolo è una piramide camuffata dalla lettera «A» con una eloquente antenna. [QUI]
Dopo alcuni criptici messaggi, era stato lo stesso Beppe Grillo ad averne annunciato la nascita in occasione del nuovo spettacolo «Io sono il peggiore» in cui avrebbe detto: «Così andiamo tutti insieme alla conquista dell’8 x 1000». Tuttavia, sono del parere che la vicenda dell’8xmille, tirata in ballo in polemica con le altre denominazioni che hanno firmato le intese con lo Stato, serva in realtà a dissuadere le masse. Dietro la creazione di questa “chiesa” di Beppe Grillo vi è tanto altro che va molto al di là della vicenda legata all’8 per mille. La cosa va presa molto sul serio.
Per capire cosa si cela dietro a questa manovra, inizio con questo articolo introduttivo a cui ne seguiranno altri nelle prossime settimane, cercando di entrare dentro la notizia per capire di più. Capire, ad esempio, chi sono i burattinai invisibili dietro il noto comico genovese e perché stanno promuovendo questa nuova religione.
Contenuti
- 1. C’entra per caso la sètta islamica di cui farebbe parte la moglie?
- 2. Il “messia” islamico
- 3. Da movimento politico a movimento religioso
- 4. L’atto Costitutivo della “nuova chiesa” di B. Grillo
- 5. I simbolismi
- Conclusione
1. C’entra per caso la sètta islamica di cui farebbe parte la moglie?
Già una decina di anni fa – intorno al 2012 -, mentre mi trovavo all’interno di uno dei palazzi romani, alcune voci molto bene informate mi riferirono della “crisi mistica” di Beppe Grillo. Mi dissero che Beppe Grillo faceva parte, tramite la moglie, di una sètta interna all’islamismo dal nome OJATJE’. Una sètta che crede e promuove la venuta del mahdī (di cui parlerò dopo). Così mi venne detto. Non avendo mai sentito la parola Ojatje’, istintivamente presi il telefonino per cercare su internet, ma il mio interlocutore mi fermò dicendomi : «Inutile andare sui motori di ricerca, perché non troverai nulla». In effetti aveva ragione. Non c’era, e ancora non c’è nulla. Ora, posso sbagliare la grafia ma non la pronuncia che la ricordo benissimo. Conosco diverse lingue ma non il persiano. Perché proprio il persiano? Perché forse pochi sanno che B. Grillo è molto legato al mondo persiano. E lo è, tanto per cominciare, tramite due donne.
Sto parlando di due sorelle di origine iraniana. La prima se l’è sposata ed è sua moglie, Parvin Tadjik, e la seconda è la cognata, sorella della moglie, Nadereh Tadjik, che a sua volta ha sposato Walter Vezzoli.
Chi è Walter Vezzoli? Non è semplicemente il cognato di B. Grillo, ma è il suo alter ego, il guardaspalle, l’autista, l’aiutante di campo, il suo factotutm. Al punto che nel 2013 l’Espresso pubblicò un’inchiesta su di lui poiché aveva scoperto che possedeva ben tredici società in Costa Rica. Tra queste, sul golfo di Papagayo, la località turistica più rinomata del Costa Rica, possedeva resort di lusso e alberghi di grandi catene internazionali dove l’Espresso alludeva che tra gli azionisti vi fosse pure B. Grillo essendo tutte società off-shore, schermate. Ma questa è un’altra storia che potete leggere. [QUI]
Il padre delle due donne (sorelle) che hanno sposato questi due uomini, stiamo parlando, quindi, del suocero di B. Grillo non era un iraniano qualunque. Il suocero di B. Grillo era il ricco imprenditore Nosratollah Tadjik (Tehran 1930 – Bogliasco in Liguria 2013). La famiglia Tadjik non appartiene alla diaspora iraniana contemporanea, quella che sfugge a mullah, quanto piuttosto al fascino discreto della sinistra araba scampata alla bolla d’oro dello Scià e poi alla Rivoluzione Islamica, trovando fortuna e accoglienza in Occidente, prima in Inghilterra e poi in Italia dove sono nate le figlie. Infatti, Nosratollah Tadjik era socio in affari con, niente poco di meno che, Léon Sassoon con cui importavano antichi tappeti persiani in Inghilterra. Su chi sia questa famiglia, ho dedicato poche righe in questa tabella a parte.
I Sassoon sono tra le più ricche e antiche famiglie aschenazite del mondo, probabilmente di origine mesopotamica. Deriverebbero dai Shoshans (famiglia di Toledo risalente al XII secolo), di cui uno degli esponenti più importanti fu il principe (Nasi) spagnolo Ibn Shoshans (Yazid ibn Omar ha-Nasi). Nel Cinquecento si insediarono a Bagdad per sfuggire alle persecuzioni spagnole. Sono loro, infatti, i protagonisti nella formazione dello Stato che oggi prende il nome di Iraq all’interno dei territori strappati dall’Inghilterra all’Impero Ottomano. Il primo ministro delle finanze del neonato Stato fu Eskell Sassoon, che diresse tale ministero per ben sette governi consecutivi e firmò l’accordo con la British Petroleum, pretendendo che i proventi iracheni per l’estrazione del petrolio fossero corrisposti in oro e non in sterline. Il nonno David Sassoon, aveva fondato una grande banca a Bomabay, diventando una delle personalità più influenti dell’India, che ottenne dalla Banca d’Inghilterra (controllata dai Rothschild) il monopolio in India per lo sfruttamento del cotone, della seta e dell’oppio. I suoi otto figli, inviati in tutti i posti chiave del commercio in Oriente con la solita tattica Rothschild, riuscirono ad estendere il loro monopolio dell’oppio in Cina e in Giappone.
I Sassoon gestivano tutta la produzione di merci in cotone, seta e, cosa assai più importante, dell’oppio, che a quel tempo era la droga che dava più dipendenza al mondo. I Sassoon erano in affari anche con la Triade, la cui base si trovava a Hong Kong, divenuta colonia dell’Impero britannico dopo la prima guerra dell’oppio. Questa avvenne nel 1839 quando l’imperatore Manchi ordinò una campagna contro l’oppio ma l’Inghilterra, o meglio i reali inglesi e il loro entourage, intervennero militarmente affinché il redditizio e mortale commercio continuasse. Nel 1887 Edward Albert Sassoon sposò Aline Caroline de Rothschild consacrando la loro alleanza economica. Le due famiglie di banchieri condivisero assieme il mercato cinese (recentemente la Bank of China è entrata nel capitale della Compagnie Financière Edmond de Rothschild). La fortuna di famiglia del presidente americano Franklin Delano Roosevelt fu ereditata dal nonno materno Warren Delano, socio azionista di rilievo della Russell & Company, la flotta mercantile che trasportava l’oppio di Sassoon in Cina e ritornava carica di tè. Oggi i Sassoon possiedono la ED Sassoon Bank, la David Sassoon & Co. Bank, l’Oriental Life Insurance e controllano, tra gli altri, il “The Observer” e il “Sunday Time”. In tempi recenti la famiglia Sassoon è tornata alla ribalta in Italia per essere dietro allo pseudo movimento popolare Movimento Cinque Stelle.
Curiosamente, Nosratollah Tadjik è anche il nome dell’ex ambasciatore iraniano in Giordania, nato nel 1954, studioso e autore di vari libri, esperto di teorie della leadership politica (Paradigm Leadership Party), anche in relazione all’utilizzo dei social network. Nel 2006 l’ex ambasciatore è stato coinvolto in un’indagine dei Servizi segreti anglo-americani con l’accusa di collaborazionismo con il terrorismo islamico; ed è stato per diversi anni agli arresti domiciliari a Londra. Recentemente ha vinto la sua battaglia contro gli USA, che ne chiedevano l’estradizione. L’Alta Corte inglese gli ha dato ragione il 27 novembre 2012. Naturalmente, nulla prova un collegamento tra questi due omonimi.
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- 2. Il “messia” islamico
- 3. Da movimento politico a movimento religioso
- 4. L’atto Costitutivo della “nuova chiesa” di B. Grillo
- 5. I simbolismi
- Conclusione
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- Fonte:Laveritàrendeliberi