Ritorna alla carica il "green pass"
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La moria delle vacche

Avv. Angelo Di Lorenzo
Avvocati Liberi

Il prossimo 4 aprile 2023 in quattro di ALI saremo nuovamente davanti alla Corte costituzionale.

Mentre mi preparo mi convinco sia tutto una grande ipocrisia, perché una qualsiasi persona assennata si renderebbe conto che la moltitudine di terapie e medicinali  impiegati da anni nella cura della malattia Covid-19, oltre al dilagare delle gravi patologie ricorrenti (cardiache; trombotiche; neurologiche o tumorali) e delle morti “naturali”, basterebbe alla sospensione immediata della somministrazione (e anche dell’acquisto) dei “vaccini” anti covid-19.

I farmaci “vaccinali” non servono a prevenire né l’infezione dal virus Sars-Cov2 né i sintomi della malattia Covid-19, ma servono (forse) solo ad attenuare l’intensità di questi ultimi, per cui già a questo punto diviene clamorosa l’evidenza di una inidoneità funzionale dell’obbligo di assumere il “vaccino” anti covid19 con il fine di prevenire l’infezione dal virus Sars-Cov2.

Evidenze scientifiche ignorate

Questa evidenza scientifica viene sfacciatamente ignorata e sostituita con un obiettivo politico inventato, consistente nell’obbligo di cura preventiva della malattia in modo da prevenire che l’aggravio dei sintomi diventi un peso eccessivo per il SSN.

In altri termini sarebbe come chiamare “vaccino” un’aspirina, ed imporne l’assunzione giornaliera per prevenire la contrazione dell’influenza stagionale pur sapendo che l’aspirina semmai cura solo le conseguenze infiammatorie dall’influenza stagionale già contratta.

O per banalizzare di più, sarebbe come

levare il medico di torno”

sostituendo

la mela al giorno”

con

quattro pere”.

Eppure non è difficile, basta fare A + B

:

🅰

 Esistono le terapie domiciliari e le cure farmacologiche per l’intero spettro sintomatico della malattia Covid-19, dalle fasi lievi a quelle severe, fino a quelle che richiedono ospedalizzazione

➕
🅱

 Non esiste alcuna emergenza né condizione straordinaria né domanda di cura insoddisfatta per la malattia Covid-19

🟰

sono venute meno entrambe le condizioni costitutive 

🆎

che la Legge (il Regolamento UE 507/06) prevede per poter immettere nel mercato farmaci ancora in fase di sperimentazione e privi di informazioni complete sulla sicurezza: 

🅰

 la sussistenza di un’emergenza straordinaria; 

🅱

 la presenza di una malattia per cui vi sia una domanda di cura insoddisfatta.

In emergenza e di fronte alla popolazione priva di cure, se non v’è prova che si tratti di farmaci insicuri, il rapporto costi/benefici suggerisce che conviene “rischiare”.

Mancando però entrambi i presupposti, anche in un momento successivo, è doveroso pretendere (e disporre) la sospensione della commercializzazione e della somministrazione dei preparati “vaccinali” autorizzati in via straordinaria a causa della particolare contingenza storica.

È evidente perciò che qualora non ricorrano (più) i presupposti necessari, si inverte il rapporto costi/benefici e non conviene “rischiare”.

Ma niente.
Nessuno si muove
e rimangono tutti al loro posto.

Il Sistema continua pervicacemente a difendere il falso e l’anti scienza, l’ISS mette sotto procedimento propri ricercatori che osano pubblicare “un’altra verità”, mentre AIFA e Governo hanno gestito ad libidum lo “stato di emergenza”, hanno affossato trattamenti facili e sicuri (idrossiclorichina; ivermectina; “De Donno”; l’antivirale molnupiravir etc.), hanno messo al bando le cure domiciliari, hanno escluso la prudenza, imposto il protocollo scriteriato “paracetamolo e vigile attesa”, sino a imporre la vaccinazione ai guariti e raccomandarla ai bambini dai sei mesi di vita in su.

Il “vaccino” sperimentale, insicuro e inutile è diventato una sorta di fede, una ideologia che fa male al corpo, all’anima ed al prossimo, e quando il giorno del giudizio arriverà (perché arriverà), i suoi cultori, i maestri invasati e sostenitori prezzolati saranno chiamati a rispondere delle proprie azioni ed omissioni, non potendo più nascondersi dietro la buona fede.

In ogni caso saranno riconosciuti per quello che sono: cospiratori corrotti.

FONTE: ALI – Avvocati liberi

4 aprile