Food forest: la foresta commestibile che fa bene alla biodiversità e contrasta la crisi climatica
Che la si chiami food forest, forest gardening, orto-bosco o foresta commestibile, la sostanza non cambia. È una coltivazione complessa, che imita la complessità della natura.
Può essere formata da alberi da legno da frutto, erbe medicinali e officinali, cespugli di bacche e ortaggi. Ogni elemento cresce in sinergia con le piante spontanee e la fauna locale e si fonde con l’ecosistema circostante.
I benefici delle food forest
La food forest è una tecnica che imita un bosco naturale, quindi si seminano erbe e si piantano arbusti e alberi.
Per definizione è quindi una coltivazione che stimola la biodiversità, grazie alla varietà di elementi di cui è composta, al contrario delle monocolture.
Infatti, i benefici per l’ambiente sono considerevoli.
In questi ecosistemi naturali, le radici degli alberi contribuiscono a immagazzinare il carbonio nel suolo e a migliorare la circolazione dei nutrienti.
In più, il suolo si auto-concima grazie alle foglie e ai frutti caduti.
Grazie all’ombra delle chiome e alla presenza di erbe, il suolo rimane coperto, il che che impedisce la perdita di acqua e contrasta l’erosione.
Con un suolo sano come base, le foreste alimentari richiedono una minore o nessuna fertilizzazione artificiale e contribuiscono a diminuire le emissioni di CO2, riducendo gli effetti del cambiamento climatico.
I vantaggi riguardano anche gli animali, che hanno vita più facile in una food forest, visto che possono trovare rifugio, ombra e cibo nello stesso luogo.
Non dimentichiamoci che anche degli insetti impollinatori, come api, bombi, vespe, farfalle, mosche e coleotteri, che riusciranno a nutrirsi e a incrementare la biodiversità.
I vantaggi rispetto ad altre coltivazioni
Si potrebbe obiettare che per produrre più cibo, si potrebbe piantare un frutteto o coltivare un orto.
I frutteti forniscono molto cibo, ma in genere sono costituiti dalla stessa specie, come alberi di pero o pesco.
In più, gli alberi sono piantati in file ordinate e spesso hanno bisogno di cure.
Le food forest, invece, sono in grado di sostenersi da sole grazie all’equilibrio che si crea con tutte le parti che la compongono.
A differenza degli orti e dei campi coltivati, le foreste possono avere una densità maggiore.
Garantiscono rese più elevate, soprattutto grazie alla loro stratificazione complessa di alberi, arbusti ed erbe. Invece di centinaia di file di piante che crescono tutte a un livello, si ha un’area più piccola che contiene altrettanto cibo, se non di più rispetto a un orto esteso.
La nuova food forest che stiamo piantando in Italia
Sulle colline toscane vicino a Siena, sta nascendo la nostra ultima food forest.
Nel corso del 2023, avrà inizio un progetto di riforestazione di un terreno abbandonato.
Si chiama Bosco Cinque Querce e sarà una vera e propria food forest, con alberi e arbusti da frutto, erbe medicinali e officinali, bacche e ortaggi utili sia all’uomo che alla fauna selvatica.
Il risultato sarà una food forest in grado di contrastare l’erosione del suolo, ricca di biodiversità e fruibile dal tutti attraverso una rete di sentieri e servizi ricreativi.
Il bosco sarà liberamente accessibile a piedi, in bici, a cavallo e sarà meta di un turismo per valorizzare le aree naturali nei dintorni di Siena per permettere un’esperienza culturale che vada oltre il centro storico, ma permetta di assaporare paesaggi unici e caratteristici.
Le food forest di WOWnature che stanno crescendo in Italia e in Burkina Faso
Nel 2019, abbiamo piantato la prima food forest in Veneto: Bosco Nico.
Poi ci siamo espansi in Alta Badia, in Sicilia con Saja e in Lombardia al Parco Nord di Milano.
Uno dei progetti di cui andiamo più fieri è quello in Burkina Faso, dove l’Unione de Femmes de Garango si prende cura di una food forest, da cui ricava sostentamento per la comunità e ha raggiunto l’emancipazione economica.
È un progetto in continua crescita, quindi puoi ancora adottare un albero in quest’area.
Servirà a garantire un reddito alle donne che se ne prenderanno cura e alle loro famiglie.
Per loro ogni albero significa sicurezza alimentare, reddito dignitoso e contrasto al cambiamento climatico.
Fonte: wownature