Von Der Leyen in tribunale: “Nascose gli SMS con Bourla”
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Il New York Times sostiene che Von Der Leyen aveva l’obbligo di rendere pubblici i messaggi, in nome della trasparenza. Finora sia la presidente della Commissione Ue che il CEO di Pfizer hanno tenuto le bocche cucite sulla questione.

Il caso von der Leyen-Bourla relativo allo scambio di sms tra i due riguardo ai negoziati sui vaccini Covid si compone di un altro capitolo. Il New York Times ha infatti deciso di portare la Commissione Europea in tribunale per non aver reso noto lo scambio di messaggi tra la presidente ed il CEO della multinazionale Pfizer. In origine, quando l’inchiesta venne aperta nel gennaio 2022 la commissaria alla Trasparenza per l’Unione Europea, Vera Jourová, aveva risposto che i messaggi potevano essere stati cancellati, a causa della loro “natura effimera”.

Vaccini Covid Pfizer, NYT porta in tribunale von der Leyen

Un filone investigativo aperto nel gennaio 2022 e che ha travolto la trasparenza della Commissione Europea e Bruxelles, ora alle prese anche con lo scandalo Qatargate, e Pfizer in prima fila assieme a Moderne per contrastare il Covid con il suo vaccino. Sia Bourla che von der Leyen si sono rifiutati di rispondere pubblicamente alle accuse, col primo che ha anche inviato un dirigente della sua azienda, Janine Small a rispondere alle domande del Parlamento Ue lo scorso 11 ottobre. Occasione in cui venne anche rivelato dalla donna: “Non abbiamo testato il vaccino per fermare la trasmissione del virus”.

Ed anche la von der Leyen, adesso nelle mire del quotidiano statunitense tutt’altro che “no-vax”, ha fatto scena muta. La Corte dei conti Ue negli scorsi mesi ha rivelato che la presidente della Commissione con trattative segrete, ha speso 71 mld per 4,5 mld di vaccini, di cui molte inutilizzate e nelle scorse settimane offerte alla Cina affinché potesse contrastare la pandemia dilagante nel Paese dopo il fallimento della politica “zero Covid”. Risposta: “no, grazie”.

Il New York Times sostiene che von der Leyen aveva l’obbligo di rendere pubblici i messaggi, in nome della trasparenza. Tali sms potrebbero contenere informazioni utili legate all’acquisizione per miliardi di dollari di dosi di vaccino. Il quotidiano interrogato in merito alla questione ha emesso un comunicato: “Presentiamo molte richieste di accesso a documenti di interesse pubblico. Non possiamo fare commenti questa volta sul soggetto al centro della causa”. Ma la causa è stata depositata lo scorso 25 gennaio e pubblicata oggi sul registro del tribunale europeo. Un nuovo capitolo di un caso che diventa sempre più grande.

Fonti: Il Giornale D’Italia/New York Times

Von Der Leyen in tribunale: “Nascose gli SMS con Bourla”
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